DOCUMENTI RIGUARDANTI LA LOCALITÀ DEL LAVELLO, CON CHIESA E CONVENTO 1608 Laus deio adì 5 september 1608 Per la presente si notificha et si manifesta come Stefano di Andrioti da Galbiate del Monte di Brianza, Stato di Milano, et Batista filiol del quondam Francesco de Corte dal monte Marenzio dila vale Santo Martino, Stato di Bergomo, esendo deti stati mesi numero 5 nela pregione di Ogion, Stato di Milano, et non potendo essi usire in modo alchuno di deta pregione si ricorsero ala Madona santissima dil Lavello, et con laiuto suo furno liberati. Usirno di pregione portando via le boghe over cepi di fero, et li portò ala dita Madona dil Lavello ringraziandola con grande consolazione sua dil miracolo et gracia otenuta dali sudeti, et lo dicono di sua propria bocha ala presenzia di me Defendo di Vavasori dila Giera il quale à scripto la presente di sua mano et sentito il tuto et fu presente anchora messer Giusepe di Valsechi dal Lavello et messer Pietro di Piaza dala Chadire in val Bereta, li quali sono testimonij et ano sentuto il tuto da esi liberati. Io Defendo sopra scripto confeso et afermo come di sopra. Io Frate Aurelio dal Lavello testifico et affermo il tutto come di sopra perchè fui presente et sentij il tutto dal sudetto Stefano della gratia ottenuta. Io Josefo Valsechi sopra scripto afermo como di sopra. A.S.M.:Culto P.A., cart.2887 * Fotoc.in A.P.Ol.:ME-ST/VIII, cart.1