DOCUMENTI RIGUARDANTI LA LOCALITÀ DEL LAVELLO, CON CHIESA E CONVENTO 1685 28 ottobre Molto illustre et molto Reverendo signore, et Padrone osservantissimo Riverisco con sommo affetto signor molto Reverendo et alla sua rispondo che mi dispiace nel cuore che sia nato disgusto tra il molto Rev. signor Curato di Calolcio, et io, di lana caprina come si dice per proverbio. Et io hieri hebbi portata la cotta, et stola ad accompagnare quel cadaverino alla sepoltura non l'ho fatto per affrontar detto monsignor ne per indur novità ma perchè così mi fu detto da miei Conventuali esser solito, et se così non è m'e n'assomerò de ...... essendo questa occasione che abborrisco. Ma che poi habbi voluto far l'officio funerale sopra detto cadavero nela mia Chiesa non intendo meno haver vuluto indur novità alcuna, ma osservar il nostro antico jus, ex privileggi, ne si troverà mai che alcun Reverendo suo antecessore fatta habi tal funtione nella Chiesa, si che lui et non io ha voluto metter novità et quello ho fatto nella nostra Chiesa intendo volerlo mantener con le raggioni ......... et sententie nate non sono mille anni nella sacra Congregatione dell'Eminentissimo Rev. Cardinali sopra gli Riti, et con gli nostri privileggij, ne intendo dare finalmente .......... ad osservar, et defender quello, che di raggione mi aspetta. Finito che sarà il mese di puoco comenciato farò cessare d'andar a dir la messa a S. Damiano et le resto oblig. di detta li rendo, et con tal fine anco le baccio le delicatissime mani. Lavello 28 ottobre 1685 D.V.R. devotissime servitore il Priore ... Indirizzata al Prevosto di Olginate A.P.Ol.:P-P/III, cart.2, n°370